Today4Tomorrow - 19 Giugno 2020

Piero Carninci: la scienza è globale

Il vicedirettore del centro Riken di Yokohama e advisor del Centre for Genomics dello Human Technopole di Milano, racconta come ha vissuto lo scoppio della pandemia e cosa si aspetta per il futuro della scienza


Piero Carninci, genetista, vive in Giappone da 25 anni dove è team leader del Laboratory for Transcriptome Technology e vicedirettore del centro Riken per le scienze mediche integrative di Yokohama. Quando è scoppiata la pandemia, il prof. Carninci ha potuto constatare differenze e similitudini nella gestione dell’emergenza all’estero rispetto all’Italia, dove è advisor del Centre for Genomics dello Human Technopole di Milano: dal numero di tamponi effettuati, al rapporto fra scienziati e politica e fra pubblico e scienza. Interrogato sul futuro della sua professione e della ricerca in generale, il genetista si dice “positivo per quanto riguarda la scienza e il suo futuro post-Covid: continuerà ad essere globale. Non a caso, bisognerebbe parlare non solo di “rientro” dei cervelli ma anche e soprattutto di “importazione” di cervelli”. Così come la forza di un Paese sta nella compresenza di molte culture, lo stesso accade per la scienza, che deve avere un carattere globale. 

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