15 Giugno 2020 - Fameccanica

Con competenza e determinazione si vincono sfide da record

Per rispondere all’ingente richiesta di mascherine, Fameccanica progetta un macchinario capace di produrne 800 al minuto. Un record tutto italiano che nasce da uno sforzo comune e instancabile.


 All’inizio dell’emergenza sanitaria, Fameccanica si è trovata coinvolta in una vera e propria corsa contro il tempo: un team di oltre 80 persone ha lavorato sette giorni su sette per riuscire a progettare una macchina capace di far fronte all’elevata e ingente richiesta di mascherine chirurgiche, garantendo grandi volumi di produzione con costi ridotti. Una grande sfida, da cui è uscita vittoriosa.

Oggi, il Gruppo internazionale di automazione e robotica per l’industria dei beni di largo consumo, vanta infatti un record di cui poter andare molto fieri: il macchinario FPM-H (Fameccanica Protective Mask - Head strings) è il più veloce al mondo, con una capacità di produzione superiore alle 40.000 mascherine/ora, 800 al minuto. Possiede i più alti livelli di tecnologia attualmente disponibili sul mercato e permette di gestire una vasta gamma di materiali, svincolando l’utilizzatore dall’impiego di materiali specifici, che potrebbero non essere disponibili sul mercato, data l’emergenza.

Per dare un’idea dell’impresa, Alessandro Bulfon, direttore generale di Fameccanica spiega: “Progetti di questa complessità richiedono 10-11 mesi di lavoro prima di arrivare sul mercato. Qui però è stato messo in campo uno sforzo straordinario, come straordinaria è l’emergenza che stiamo affrontando.”

Il successo del progetto affonda le sue radici nel vasto e solido know-how aziendale. Joint venture tra Angelini Holding e P&G, Fameccanica è stata tra i primi nel settore a combinare meccanica, elettronica, informatica e tecnologie innovative per sviluppare impianti ad alta produttività in un ampio numero di applicazioni (prodotti igienico sanitari monouso, prodotti per l’igiene della persona e degli ambienti), oltre a linee produttive altamente personalizzate progettate su bisogni specifici di grandi aziende manifatturiere.

Bulfon aggiunge: “Grazie alla diversificazione del Gruppo, che include settori consumer e produzione di macchine industriali, abbiamo messo a disposizione di questo progetto per il Paese un team di persone che ha lavorato senza sosta e in costante sinergia. Le ringraziamo per la passione e l’impegno, che ci hanno consentito di rispondere in tempi record alla sfida”.

Un’eccellenza italiana - il suo headquarter è a Chieti, ma ha sedi anche in Cina e negli Stati Uniti – che di fronte a una situazione senza precedenti ha saputo reagire con creatività, determinazione e talento. E che raccoglie oggi i frutti del suo impegno.

 

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