5 Maggio 2020 - TEDxVarese

Quando la risposta a una pandemia globale è un gesto di solidarietà locale

Da un’iniziativa di TEDxVarese nasce Digitale per Varese, una piattaforma che offre gratuitamente computer e connessioni internet alle scuole per garantire parità e continuità dell’esperienza educativa. E per trasformare idee di valore in realtà.


Quest’anno, il palinsesto di eventi e incontri di TEDxVarese era più ricco che mai. Sarebbero stati il TEDx più grande d’Italia, con un numero davvero significativo di appuntamenti, ospiti e partecipanti. Ma l’emergenza Coronavirus ha travolto anche loro, come del resto l’intero settore culturale. Ecco quindi la cancellazione degli eventi, rimandati in data da destinarsi.

A quel punto ci siamo chiesti: rinunciamo a diffondere e celebrare idee di valore?, si fa portatore di questa domanda David Mammano, organizer e licensee di TEDxVarese, declinazione locale delle celebri conferenze TEDx, ormai presenti in tutto il mondo, la cui missione è proprio quella di sostenere ‘idee che hanno valore e che meritano di essere diffuse’. Volevamo trovare il modo per continuare a generare quell’impatto culturale, sociale ed economico da sempre legato a questo tipo di progetto. Come ripensare il TEDx senza venir meno alla sua vocazione?

È bastato osservare quello che succedeva sul territorio per trovare la risposta, un’idea semplice quanto efficace. “Avevamo sentito che nella nostra Provincia molte scuole e famiglie non avevano la possibilità di svolgere la didattica online perché prive degli strumenti necessari. I nostri 15 pc, normalmente usati per i workshop di coding con i bambini, erano fermi in magazzino. Disponibili.” Pochi passaggi burocratici e i device erano fra le mani di chi ne aveva più bisogno. “Attraverso il nostro TEDx abbiamo sempre promosso la cultura digitale. Questo gesto di solidarietà concreto andava esattamente nella stessa direzione. Supportava la comunità tramite un’azione semplice.”

L’iniziativa riceve subito attenzione da parte di partner, aziende e istituzioni che, insieme agli organizzatori di TEDxVarese cercano un modo per ‘mettere a sistema’ quel piccolo gesto e avere un impatto importante sul territorio. Nasce così Digitale per Varese, una piattaforma che raccoglie soluzioni digitali gratuite offerte da aziende, associazioni e privati cittadini del territorio per ridurre l’impatto culturale, sociale ed economico del coronavirus nella comunità delle scuole di Varese.

Grazie alle prime risposte da parte delle realtà coinvolte, sono già disponibili circa 100 computer, fra cui 15 laptop in prestito gratuito dal team TEDxVarese e 50  tra computer e laptop donati dal Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea di Ispra, mentre l’azienda di telecomunicazioni e internet service provider EOLO ha messo a disposizione un team di installatori pronto a operare in tutto il territorio provinciale per portare connettività internet via radio altamente performante, gratis per sei mesi. La piattaforma è in costante aggiornamento ed è possibile richiedere o proporre soluzioni.

Il progetto – ispirato anche dal lavoro di solidarietà digitale fatto dal Ministro per l’Innovazione e la Digitalizzazione – risponde a un’esigenza concreta. Lo dimostra l’accoglienza estremamente positiva ricevuta dalla comunità: in 10 giorni Digitale per Varese ha superato le 10.000 visualizzazioni, con oltre 600 richieste formalizzate.”, spiega David Mammano. Con il supporto delle scuole e delle istituzioni, le domande vengono gerarchizzate, in modo da essere certi di rispondere ai bisogni più urgenti e reali.

L’iniziativa risponde senza dubbio alla missione di TEDx e, anzi, la sviluppa ulteriormente: “Raccontando il progetto al quartier generale di TEDx a New York, riflettevamo come di fatto, con un gesto semplice, siamo passati dal celebrare le idee a metterle in atto. TEDxVarese si è posto come abilitatore sul territorio di un’idea – garantire parità e continuità di accesso all’esperienza educativa – e ha avuto un impatto reale, concreto, tangibile sulla vita quotidiana di ragazzi, bambini, docenti, presidi, famiglie”.

 

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