Il futuro post-Covid? Una mera “ripresa” significherebbe “tornare ai labirinti normativi e culturali in cui naufragano le persone oneste e si muovono agevolmente mafie e corruzioni. Significherebbe annaspare, cedere il passo a paesi orientati a tutt’altro genere di valori. Serve, invece, una nuova nascita”. Con queste parole, il presidente emerito della Camera dei deputati Luciano Violante descrive lo scenario attuale e cosa auspica per il futuro. Centrale, nei prossimi mesi e negli anni futuri, sarà il tema della fiducia: occorre assumere nella pubblica amministrazione una generazione giovane, educata all’uso delle nuove tecnologie e dare, quindi, vita a procedure amministrative del tutto diverse da quelle vecchie. Occorrono nuove, semplici regole fondate sulla fiducia, perché, come riferisce Violante, “un paese che vive nel sospetto, nella sorveglianza e nel controllo, affoga”.