Le parole chiave per comprendere l’impegno di CISOM – Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, nell’ambito dell’emergenza Coronavirus sono ‘supporto’ e ‘cooperazione’.
Fin dai primissimi sviluppi dell’epidemia, le squadre del CISOM hanno offerto, in Italia, il loro aiuto in cinque macro aree: supporto sanitario, supporto logistico, supporto nei COC (Centri Operativi Comunali), supporto psicologico e supporto alla popolazione con consegna di viveri e farmaci. Il tutto svolto a stretto contatto con la Protezione civile Nazionale, le Regioni e i Comuni, insieme ai quali la Direzione di CISOM ha coordinato gli interventi necessari per rendere tempestiva l’assistenza sul territorio. La Direzione Nazionale, infatti, ha organizzato una filiera quotidiana di controllo per rendere la missione delle squadre efficace sia a livello nazionale che locale, in modo capillare.
In tutte le regioni d’Italia sono centinaia i volontari CISOM che quotidianamente assistono la popolazione consegnando spesa e medicinali necessari, anche per i malati risultati positivi al Covid.
Sui territori, il supporto nei COC (Centri Operativi Comunali) in Veneto, Umbria, Toscana, Liguria, Calabria, Sicilia, Campania, Puglia, Friuli-Venezia Giulia e nel Lazio viene attivato dai diversi Comuni che richiedono la collaborazione delle squadre per l’assistenza alla popolazione: consegna dei farmaci e della spesa e delle necessità di un isolamento forzato da parte della popolazione. Il supporto è coordinato anche per alcuni ospedali dove sono state allestite le tende destinate al pre-triage, come anche nelle case circondariali, in Toscana. Allo stesso modo, l’assistenza è garantita anche per il Numero Verde “Emergenza Coronavirus” della Regione Calabria, dove i sanitari rispondono alla popolazione, veicolando le informazioni necessarie.
Il supporto psicologico delle squadre di psicologi in emergenza - in coordinamento con la Protezione Civile italiana, con la Croce Rossa e con altre associazioni di psicologia dell’emergenza – si articola su due grandi fronti, esterno ed interno. La prima riguarda il supporto alle persone in quarantena, la seconda è invece rivolta agli operatori: medici, infermieri e volontari dell’Ordine di Malta che operano in prima fila per sconfiggere questa pandemia. Inoltre, alcuni ordini professionali hanno chiesto a CISOM di partecipare alla turnazione per i numeri telefonici di ascolto da loro attivati.
Non si ferma l’assistenza dedicata ai senza dimora: le squadre sono operative per garantire il servizio alle mense a cui si rivolgono varie categorie di persone, come anziani senza sostegno economico, giovani privi di lavoro, immigrati extracomunitari, ma anche chi entra ed esce dal carcere, o chi semplicemente vive nell’indigenza e quindi si rivolge alle mense per poter avere un pasto caldo.
Una ulteriore risposta concreta al COVID è arrivata quando i vertici del CISOM sono stati chiamati a collaborare nello staff di Guido Bertolaso, indicato Commissario della Regione Lombardia. A Milano, il CISOM ha operato a supporto dell'azione emergenziale affiancando Bertolaso durante le fasi operative dell’allestimento del nuovo presidio sanitario nell’area dell’ex Fiera di Milano, con oltre trenta volontari che hanno gestito le attività logistiche e amministrative. Durante le ultime fasi di realizzazione del polo sanitario in Lombardia lo staff di Bertolaso si è spostato nelle Marche, chiamato dal presidente della Regione Marche. Un secondo COVID Hopsital dove il CISOM ha tempestivamente realizzato una raccolta fondi di oltre 8 milioni di euro ed ha commissionato l’opera realizzata in tre settimane, in questo caso oltre 100 sono stati i volontari impegnati sul cantiere, una squadra proveniente dall’esperienza di Milano, altri del Raggruppamento Marche in collaborazione con le altre realtà dell’Ordine di Malta.
Una risposta efficace e tempestiva che mira a offrire supporto alle persone più fragili, raggiungendole ovunque siano.