13 Maggio 2020 - Gruppo Eco Eridania

Oltre l’emergenza Covid-19: le preoccupazioni e il coraggio del Gruppo Eco Eridania

L’azienda è intervenuta predisponendo un protocollo per la gestione dei rifiuti sanitari e mettendosi a disposizione per il ritiro dei rifiuti pericolosi presso le abitazioni dei soggetti positivi


Il Gruppo Eco Eridania, azienda leader in Italia nei servizi di raccolta, trasporto, stoccaggio e smaltimento di rifiuti speciali, di origine sanitaria e industriale, conta 11 società controllate e 33 filiali su tutto il territorio nazionale tra stoccaggi, termovalorizzatori, termocombustori, inceneritori, depuratori e sterilizzatori. Grazie alla sua capillare diffusione anche nell’emergenza coronavirus sta riuscendo a gestire la situazione nella sicurezza di tutti.

“Mai come in questo momento è diventato fondamentale il settore dello smaltimento dei rifiuti - afferma Andrea Giustini, Presidente del Gruppo EcoEridania - se fino a ieri il problema era solo di origine sanitaria oggi diventa molto rilevante per il Paese sapere che in realtà l’Italia ha un settore sicuro ed è quello dei rifiuti”.

La prima grande sfida, già brillantemente risolta, è stata quella legata ai servizi e alla logistica: il primo passo è stato quello di capire cosa stesse succedendo e di conseguenza mettere tutta l’organizzazione nelle condizioni di supportare questo momento, per garantire la qualità, la puntualità e soprattutto la sicurezza del servizio e dei lavoratori.

L’altra grande sfida, invece, è tutt’ora quella legata alla comunicazione: diversi organismi legislativi e alcune regioni sono intervenuti con ordinanze regionali, creando involontariamente allarmismo e confondendo una emergenza sanitaria con una potenziale emergenza del comparto dello smaltimento dei rifiuti. Molte regioni, infatti, hanno scelto di declassare i rifiuti infetti, prodotti nelle case dei pazienti in quarantena obbligatoria, a rifiuti urbani indifferenziati, e questo può rappresentare un rischio per la salute dei cittadini e di chi li raccoglie.

Il gruppo è intervenuto perciò attraverso la fornitura di KIT agli enti pubblici, predisponendo un protocollo per la gestione dei rifiuti sanitari e mettendosi a disposizione sia per il ritiro dei rifiuti pericolosi presso abitazioni dove soggiornano soggetti positivi al tampone in isolamento o in quarantena obbligatoria, sia per il ritiro  dei DPI presso le aziende che sono già attive e quelle che a breve lo saranno nuovamente, che dovranno garantire la massima sicurezza utilizzando, nei propri ambienti di lavoro, mascherine e guanti protettivi.

"Per noi è fondamentale spingere i nostri clienti e tutta la popolazione ad utilizzare questo livello di precauzioni – spiega Andrea Giustini – perché consentirebbe alle aziende di poter assolvere con la massima attenzione a quanto stabilito dalla normativa in merito allo smaltimento di rifiuti, e garantirebbe una maggiore sicurezza per tutte le società”.

“Tutto questo ci lascerà tanta esperienza e probabilmente faremo meglio il nostro lavoro di come facevamo prima ma porteremo le preoccupazioni tipiche di chi fa impresa, quella per la contrazione nel campo dei rifiuti industriali, che sta subendo il fermo delle attività produttive e quella delle micro-raccolte, dal piccolo tatuatore al grande laboratorio di analisi – racconta Giustini - ma tutto questo ci lascerà anche coraggio e determinazione per difendere le 1200 persone che lavorano con me, perché l’obiettivo più grande sarà quello di far si che queste famiglie non abbiano problemi”.

 

 

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