27 Aprile 2020 - Adriatic LNG

Vivere e lavorare "isolati": per qualcuno è la normalità

Dalla piattaforma di Adriatic LNG, una piccola “isola” costruita dall’uomo nel Mare Adriatico, un operatore racconta come affrontare al meglio questo momento


In questi giorni gli italiani sono costretti a rimanere a casa per contenere la diffusione di Covid-19, una misura che può risultare difficile da osservare. Tuttavia, c’è chi per lavoro è abituato a trascorrere ciclicamente periodi di “confinamento”: sono i lavoratori che prestano servizio a bordo del terminale di rigassificazione Adriatic LNG, una piattaforma che si trova nell’alto Mare Adriatico, a 15 chilometri dalla costa veneta.

Il terminale di rigassificazione Adriatic LNG è la prima struttura offshore al mondo in cemento armato per la ricezione, lo stoccaggio e la rigassificazione del gas naturale liquefatto (GNL). L’infrastruttura riceve gas naturale liquefatto attraverso navi metaniere, lo riporta allo stato gassoso e lo immette nella rete nazionale dei gasdotti fornendo così energia al Paese. Il terminale ricopre un ruolo strategico per l’Italia, perché assicura circa il 10% del consumo nazionale di gas.

In questa particolare situazione, con grande impegno del personale ma anche dei contrattori e delle autorità competenti, Adriatic LNG ha messo in campo misure di sicurezza ancora più rigorose, in modo da tutelare la salute dei lavoratori e assicurare la continuità delle operazioni di questa infrastruttura strategica per l’approvvigionamento energetico dell’Italia.

Federico Paset, capo piattaforma del terminale Adriatic LNG, ci racconta la sua personale esperienza di vita a bordo e ci offre alcuni consigli su come trascorrere al meglio la fase di isolamento domiciliare.

 

 

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